Star Trek: Voyager – S04E21, Direttiva Omega

voy-theomegadirective33aSiamo in dirittura d’arrivo di questa quarta stagione ed ecco un’idea, credo, originale: la USS Voyager incontra uno strano fenomeno che nessuno sul ponte di comando riesce a spiegarsi e l’unica a sapere qualcosa pare essere il capitano Janeway. L’unico indizio: prima che lei prenda personalmente il controllo della situazione dalla sua ready room, il simbolo Omega è apparso sulle console di comando (non a caso l’episodio si intitola Direttiva Omega, The Omega Directive in inglese). Che sta succedendo?

Apparentemente la Flotta Stellare pensa che alcune cose siano talmente importanti da renderne partecipi solamente i suoi capitani, ed è questo il caso della direttiva Omega. Dopo una prima parte che gioca sul mistero e sulla formazione di aspettative da parte sia degli spettatori che dell’equipaggio della nave (per esempio il sempre speranzoso Kim crede che la cosa abbia a che fare con una possibilità di tornare rapidamente nel quadrante Alpha), Janeway si apre a Chakotay e al resto degli ufficiali e rivela che è suo dovere investigare l’esistenza di una particella particolarmente pericolosa la cui traccia è stata rilevata dagli strumenti di bordo. La particella si chiama Omega e contiene una quantità spropositata di energia ma è talmente instabile che anche una minuscola quantità potrebbe danneggiare il sub-spazio nel raggio di milioni di chilometri, cosa che il capitano deve fare di tutto per evitare.

Si arriva così su una luna su cui degli scienziati di una non meglio precisata popolazione stavano sperimentando con la particella Omega prima che la cosa gli esplodesse tra le mani. Janeway si impossessa delle particelle rimaste e riesce a distruggerle nonostante l’opposizione non solo della suddetta popolazione, ma anche di Seven of Nine che invece sarebbe interessata a sperimentare con la particella per poterla usare. E di fatto la parte interessante dell’episodio è proprio il conflitto tra il capitano e la ex-Borg, tanto per cambiare, ormai assoluta protagonista della serie da quando è stata introdotta all’inizio di questa quarta stagione. Seven è attratta dalla particella Omega in un modo difficile da spiegare, soprattutto pensando che è la sua parte Borg quella che non riesce ad abbandonare l’idea di usare la particella invece di distruggerla, per un’idea di perfezione a cui i Borg stessi aspirano da sempre. Questo aspetto del carattere di Seven of Nine, sempre brillantemente interpretata dalla splendida Jeri Ryan, è certamente interessante ed è l’ennesimo tassello da aggiungere ad un personaggio che rapidamente (e grazie ad un gran lavoro di scrittura) è arrivato ad essere tra i più belli di Star Trek: Voyager.

Il resto dell’episodio invece resta un po’ nella mediocrità, con una popolazione poco caratterizzata e di cui mi sono già dimenticato e con un buco di trama grosso come una casa su cui è difficile passare sopra. Bella l’idea che la Federazione si faccia carico di fare pulizia di tutte le particelle Omega esistenti, ma in questo caso cosa dovrebbe fare Janeway? Spazzare via una civilizzazione? Sì perché evidentemente distruggere le particelle di cui è entrata in possesso non eviterà che i colleghi degli scienziati che le avevano create non continuino a provarci! Diciamo che è un’idea interessante ma che non si regge in maniera logica… Da apprezzare comunque che le particelle Omega non possano distruggere l’Universo, semplicemente una loro onda d’urto rende impossibile i viaggi a velocità warp (e qui mi viene sempre in mente l’episodio di The Next Generation intitolato Force of Nature, Inquinamento spaziale, grande manifesto sul cambiamento climatico mai tenuto in considerazione in nessun episodio di Star Trek successivo e nemmeno mai considerato nel mondo reale, sfortunatamente). Ciao!

PS: Robert Duncan McNeill e Garrett Wang nel podcast The Delta Flyers rivelano che fu durante la lavorazione di questo episodio che Roxann Dawson dette luce al suo primo figlio, ed è per questo che B’Elanna non appare in alcune scene in cui sarebbe dovuta essere lì col resto degli ufficiali.


Episodio precedente: Faccia a faccia

Episodio successivo: Indimenticabile


7 risposte a "Star Trek: Voyager – S04E21, Direttiva Omega"

  1. Molto suggestive e inquietanti, queste potentissime particelle Omega! Si sarebbe potuta esplorare più a fondo e più chiaramente la questione di quanto in là un capitano della Flotta Stellare possa e debba spingersi, nel suo compito di recuperare e distruggere le suddette particelle: dato che il disastroso esperimento si era svolto nel 2274, Janeway era forse a conoscenza di casi in cui capitani precedenti, trovatisi ad eseguire il suo stesso compito, erano stati costretti ad adottare misure estreme (alla Sezione 31, per capirci) nei confronti di un’intera civilizzazione? L’idea generale avrebbe poggiato su basi un tantino più solide, in questo modo… Il che non toglie che questo non rimanga comunque un episodio da vedere, considerando per l’ulteriore tassello aggiunto dal tutto al contrasto tra Seven e il capitano.
    P.S. Sarebbe stato interessante vedere Q alle prese con le particelle Omega: uno come lui, volendo, poteva ricostituire il sub-spazio danneggiato in meno di un battito di ciglia… 😉

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    1. Quello che suggerisci è suggestivo, anche se forse non è Voyager la serie giusta dove metterlo (una sola nave non avrebbe i mezzi per adottare misure estreme), ma davvero interessante. Chissà che non sia stato esplorato nel vasto mondo dello Star Trek non-canon…

      Q avrebbe potuto mettere tutto a posto, ma perché fare tutta quella fatica? Meglio suonare la trombetta vestito da meriachi o rifare la guerra tra sudisti e nordisti! X–D

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      1. Eh, già! 😀
        P.S. Riguardo al fatto che una sola nave non abbia i mezzi per adottare misure estreme, aspetta di vedere cosa è capace di osare uno come James T. Kirk (nella TOS in primis, e nei panni del malvagio Imperatore Tiberius nei romanzi dedicati al Mirror Universe)… 🙂

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