The X-Files – S02E18, Voli nella luce

Ed ecco che quando meno te lo aspetti The X-Files ti sorprende con un episodio animalista! Fearful Symmetry (tradotto, se così si può dire, con il fantasioso titolo Voli nella luce) mi ha ricordato lo splendido Morte nell’oscurità della prima stagione, che considero un po’ come il suo fratello ambientalista. Lì erano gli alberi ad essere maltrattati, qui sono gli animali. E il monologo finale di Mulder è inequivocabile in quanto al messaggio da portare a casa!

Ma come si arriva al messaggio finale? È presto detto. La morte di un lavoratore in un cantiere stradale porta Mulder e Scully ad investigare sulla possibile fuga di un elefante da uno zoo dell’Idaho. Conosciamo così da una parte il rude guardiano dello zoo Ed Meecham (Jack Rader) e la zoologa Willa Ambrose (Jayne Atkinson), e dall’altra l’attivista per i diritti degli animali Kyle Lang (Lance Guest). C’è anche Sophie, una femmina di gorilla che la Ambrose ha portato via dall’Africa per salvarla dai cacciatori di frodo anni prima e per cui sta passando dei guai con la legge.

Per farla breve, il succo della puntata sta tutto in una videochiamata tra Mulder e due dei Lone Gunmen, Byers (Bruce Harwood) e Frohike (Tom Braidwood), con quest’ultimo che esordisce con un immortale “Beam me up, Scotty” per assicurarsi il mio amore eterno: con Star Trek è semplice, ecco.

I due dicono a Mulder che la zona dello zoo è uno hotspot di avvistamenti UFO e che nessun animale ha mai portato a termine una gravidanza nei tanti anni di esistenza della struttura. Ed in effetti sembra che il motivo di quest’ultima statistica siano rapimenti alieni… ma di non umani, stavolta!

Naturalmente Mulder non riuscirà ad accumulare prove per convincere qualcuno della sua teoria, però tutto quello che vediamo porta almeno noi spettatori a credere che degli alieni stiano effettivamente preservando dei cuccioli di animali della cui estinzione noi umani siamo responsabili, dando così un’aura quasi da benefattori agli autori di questo misteriosi rapimenti accompagnati dalla solita accecante luce bianca.

Questo, insieme alle dure scene dei maltrattamenti di animali in cattività e alle impattanti riprese degli animali in gabbie minuscole ed in ambienti tutt’altro che ospitali, fa di questo episodio uno dei più chiari in quanto ad intenti sociali e morali. Voli nella luce sembra dirci che gli animali selvaggi non andrebbero tenuti in cattività e la crudeltà che dimostriamo verso di loro ha delle conseguenze. Intelligentemente, l’episodio ci mostra un personaggio, quello di Willa, che vuole fare del bene salvando la gorilla dai cacciatori di frodo in Africa, ma per farlo deve andare contro natura e tenere la povera bestia in gabbia.

Qual’è la cosa giusta da fare? Ha ragione Kyle, dovrebbe liberarla anche conoscendo i rischi a cui andrebbe incontro? Probabilmente la soluzione più giusta è irraggiungibile: far sì che noi umani riusciamo a vivere in armonia con le altre specie animali e vegetali del pianeta, qualcosa che ancora non siamo riusciti a dimostrare di saper fare (Sapiens docet). 

Finito questo mio plauso dei messaggi e dei temi di questo episodio, non posso esimermi dal menzionare anche i suoi purtroppo numerosi difetti. Per esempio, la scena iniziale è realizzata splendidamente, la distruzione causata dall’elefante invisibile è spettacolare! Però… Non viene mai spiegato perché gli animali post-rapimento dovrebbero essere invisibili, e la cosa non è consistente con ciò che sappiamo dei rapimenti alieni di esseri umani visti precedentemente nella serie. E che dire della registrazione della morte per mano (anzi, artiglio) della tigre invisibile? Viene completamente dimenticata!

Insomma, la trama porta avanti la storia senza essere particolarmente convincente, però sinceramente sono disposto a passarci sopra visti i condivisibilissimi e coraggiosi messaggi lanciati dallo sceneggiatore Steve De Jarnatt (che di The X-Files ha scritto questo unico episodio). Infine, una curiosità: il titolo originale Fearful Symmetry viene da un poema di William Blake (sì, quello di Dead Man, 1996) intitolato The Tyger. Effettivamente una tigre c’è nell’episodio… Ciao! 


Episodio precedente: L’ultimo alieno

Episodio successivo: Calma irreale

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4 risposte a "The X-Files – S02E18, Voli nella luce"

  1. Episodio dalle tematiche e messaggi assai condivisibili, concordo, capace proprio per questo di farsi perdonare i difetti intrinsechi. Poi, del resto, possiamo sempre provare a mitigarli partendo da quel “Beam me up, Scotty” pronunciato da Frohike, una citazione trekkiana graditissima, certo, oltre che capace di aprire a degli scenari non del tutto inaspettati: gli animali vengono “rapiti” con modalità differenti dagli esseri umani, infatti, ma a differenza di quest’ultimi non paiono tanto essere destinati ad esperimenti quanto invece ad essere preservati/protetti dal pericolo che noi (umani) rappresentiamo… non potendoli tenere in cattività, il che porrebbe il piano di civiltà dei rapitori al nostro livello, li si lascia liberi con delle misure precauzionali. E cosa c’è di più Trek di un dispositivo di occultamento individuale (sparviero Klingon docet) in grado di rendere l’animale invisibile a chiunque possa minacciarlo? 😉

    Piace a 1 persona

    1. Non solo sono alieni benefattori, ma hanno anche tecnologie che, credo, non vedremo più nel resto della serie! In realtà la serialità di The X-Files arriva fino ad un certo punto, e questo episodio credo faccia storia a sé. Mi piace pensarlo vicino a Star Trek come lo hai descritto te, con addirittura tecnologia Klingon (o romulana)! :–D

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