Star Trek: Voyager – S03E01, Sopravvivenza (seconda parte)

basics2Mi sembra incredibile ma eccomi all’inizio della terza stagione di Voyager! 42 visti, 130 ancora da vedere. Ops, messa così l’impresa sembra ancora titanica… sono solo a un quarto dell’opera! Ma non mi abbatto e continuo piano piano a macinare puntate. Partendo da questo inizio di stagione, il primo che chiude un cliffhanger, così come ormai era tradizione nelle serie appena precedenti (e contemporanee) The Next Generation e Deep Space Nine. Ma contrariamente a quanto visto in queste due splendide serie, questo primo cliffhanger non mi ha lasciato molto materiale su cui pensare. In altre parole: la risoluzione era talmente ovvia che questa seconda parte di Sopravvivenza (Basics il titolo originale) l’ho trovata molto prevedibile e poco coinvolgente.

Ricordate dove eravamo rimasti alla fine della prima parte? La maggior parte dell’equipaggio della Voyager era stata abbandonata su un pianeta deserto (Hanon IV) e i simpatici Kazon-Nistrim consigliati da Seska avevano preso possesso della nave della Flotta Stellare. Sul pianeta l’equipaggio si comporta nella maniera peggiore possibile mettendo in pericolo la vita di molti dei suoi membri. Per esempio, capisco che Neelix sia consigliere a bordo grazie alla sua conoscenza del quadrante Delta, ma… fargli comandare una squadra sul pianeta non è una scelta un po’ azzardata? E infatti porta alla morte del buon Hogan (Simon Billig), un extra che avevamo visto già in un buon numero di episodi. E sì, naturalmente da buon nerd li ho cercati e sono questi: Alleanze, Fusione mentale, Il commissario Neelix, L’altra Voyager, Tuvix e Quarantena.

Insomma, l’episodio si divide tra un po’ d’azione abbastanza di routine sul pianeta (il confronto con gli autoctoni mi ha ricordato un po’ la puntata La Galileo della serie classica) comprensiva anche di mostro gigante in una caverna e la ben più avvincente caccia al sabotatore sulla Voyager, visto che Seska si accorge ben presto che il Dottore sta nascondendo qualcosa, cioè il fatto che a bordo c’è il betazoide Lon Suder interpretato dal’ottimo Brad Dourif. E quest’ultimo è certamente la parte migliore di questa parte finale di Sopravvivenza: il povero betazoide stava lavorando con Tuvok per cancellare i suoi istinti violenti ma qui per forza di cose deve risvegliarli e il conflitto che questo gli provoca lo fa quasi impazzire. Purtroppo suppongo che Dourif non avesse voglia di diventare un personaggio regolare di Star Trek: Voyager, o forse gli sceneggiatori non se la sono sentita di aggiungere al cast un personaggio macchiatosi di omicidio senza scusanti, quindi naturalmente il buon Suder muore appena terminato il suo lavoro di sabotaggio. Peccato.

E il finale torna alla routine: naturalmente il Dottore e Suder riescono a sabotare la nave, naturalmente Tom Paris trova aiuto (dai Talaxian, per sottolineare ancora una volta l’utilità di Neelix), e naturalmente Janeway sopravvive insiema al 99% dell’equipaggio sul pianeta ostile e riesce a tornare a bordo della sua nave. Inoltre Seska (Martha Hackett) muore, quindi credo che il ciclo degli episodi Kazon termini qui, e Culluh (Anthony De Longis) se ne va con il figlio che abbiamo pure scoperto essere suo, così non ci sono vincoli che leghino Chakotay ai Kazon-Nistrim. Un finale di un arco narrativo iniziato con il primo episodio Dall’altra parte dell’Universo che ha i suoi buoni momenti, quindi, ma che gli sceneggiatori hanno deciso di giocare al riparo da veri scossoni o colpi di scena imprevedibili. Se vogliamo, questo è un po’ la fotografia di tutta la serie vista fino ad ora. Tranne alcuni momenti un po’ più azzardati (Diritto di morte, per esempio), non c’è stato niente di scioccante. Vedremo cosa ci riserva questa terza stagione! Ciao!

PS: Splendido l’aneddoto raccontato da Garrett Wang nella puntata del podcast The Delta Flyers: le parti in esterni furono girate presso Lone Pine, California, e la produzione allertò gli attori e quelli del crew che avrebbero potuto incontrare locali ostili e/o razzisti, suggerendo di stare sempre in gruppo. Puntualmente, Wang (asiatico) si ritrovò con Tim Russ (afroamericano) e Jennifer Lien a tornare all’hotel di notte a piedi e quando un pick up si fermò di fronte a loro ebbe il timore che sarebbe potuto succedere qualcosa di molto spiacevole…


Episodio precedente: Sopravvivenza (prima parte)

Episodio successivo: Flashback


24 risposte a "Star Trek: Voyager – S03E01, Sopravvivenza (seconda parte)"

  1. In effetti, si può davvero dire che questo cliffhanger sia servito per sbarazzarsi ufficialmente dei Kazon (col beneplacito praticamente unanime sia degli autori che del cast: le loro successive comparsate, infatti, saranno quasi inesistenti): alla fine, l’impressione era quella di trovarsi di fronte a poco più che una replica sbiadita dei Klingon, quasi che la loro principale funzione fosse quella di aiutare gli spettatori a familiarizzare meglio con il nuovo quadrante (nel caso, però, sarebbero stati dei personaggi senza futuro fin dall’inizio)…

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    1. Si, l’avevo scritto un po’ di volte ed effettivamente i K…on di Voyager sono praticamente uguali ai K…on di The Next Generation, in quello che per adesso è un po’ il tema generale della serie, che sta innovando poco rispetto al suo predecessore più vicino come spirito (nave stellare in esplorazione nello spazio).

      Il cliffhanger però purtroppo è davvero moscio, che è un peccato se si pensa a quelli splendidi tra stagione e stagione proprio di The Next Generation!

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  2. Dourif spettacolare! Da zero a Rambo in un nanosecondo 😀
    In quei pochi secondi che è in video mi ha conquistato, con quegli occhi spaventosamente vuoti e quella rabbia sotto pelle che aspetta solo di esplodere. Personaggione, peccato che il suo ciclo sia stato così breve.

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      1. Sappi che per colpa tua mi sto appassionando sempre di più a queste serie, a forza di vedere episodi con guest star sto scoprendo che mi piace l’universo televisivo Trek che avevo sempre tenuto a distanza! Diavolo tentatore che non sei altro! 😛

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          1. Tecnicamente sono Trekkie dalla nascita, visto che appunto seguo Kirk da quando avevo 6 o 7 anni, ma poi ho sempre tenuto a distanza le successive serie TV, e relativi film (dal 7 in poi). Ora, per “colpa” tua (lo ribadisco ^_^ ) finisce che impazzirò anche per quelle! Già è dall’inizio della quarantena che la mattina è diventato sacro il rito della “colazione con Deep Space Nine” 😛

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            1. Che invidia!!!!! Anche io voglio fare colazione con Deep Space Nine! :–)
              Ora sto faticando a vedere Voyager, ma in compenso scorpacciate di TOS! Post quarantena devo finire Voyager e partire con Enterprise…

              In ogni caso, mi assumo il merito della colpa! :–P

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              1. Ecco, per puro caso ho scoperto che questo aprile la IDW Publishing presenterà il primo numero di “Star Trek: Deep Space Nine – Too Long a Sacrifice”, fumetto con protagonista Odo e ambientato nella Guerra del Dominio. Come si fa a non lasciarsi intossicare? ^_^

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                1. Fico! Un giusto omaggio al povero Rene Auberjoinois che ci ha lasciato pochi mesi fa… :–(

                  L’universo espanso di Star Trek è infinito, sicuramente ci sono cose che meritano (e sicuramente Giuseppe le conosce tutte!)! :–)

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  3. Torno a scriverti: mi sembra sia passata una vita, invece erano solo quattro mesi fa che ho visto questo doppio episodio! Incredibile!
    Rivederlo conoscendo i personaggi e le vicenda è stato moooooooolto più emozionante. L’avventura a terra, come fai notare, è la parte meno appassionante: rivedere gli occhi scuri di Dourif che cede al lato oscuro è stato molto più doloroso. E Seska è stato un colpo al cuore: per me era la cattiva migliore di questa serie, spero di cuore la clonino e la facciano tornare 😀
    Comunque mai, mai e poi mai avrei pensato di scrivere che VOY mi sta piacendo davvero tanto, decisamente più di TNG! E pensare per quanto tempo l’ho disprezzata e tenuta a distanza! Le prime due stagioni mi sono molto piaciute, e visto che mi dici migliorerà in seguito non posso che aspettare.

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    1. Più di TNG??? Il tuo è un vero e proprio odio verso Picard, allora! :–P

      Sono molto contento che la serie ti stia appassionando. Secondo me il fatto che si tratti di una nave sperduta in un quadrante lontano dalla Federazione aiuta a creare un certo legame affettivo con il cast: sono dei poveretti! Questo con l’Enterprise D non succedeva, con tutti sempre perfetti che facevano le loro missioni alla perfezione… forse è questa la chiave per capire il tuo disprezzo per TNG?

      Voyager per me è una serie fatta in modo competente, con delle punte di qualità notevoli, ma che in generale giudico peggiore di TNG (che invece è più altalenante ma le cui punte di qualità secondo me sono di più e sono superiori). E nessuna delle due arriva ad essere come DS9 nel mio cuore! :–D

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      1. Nessuno potrà mai arrivare a DS9, perfettamente d’accordo! E forse sono proprio i palesi e evidenti difetti di VOY a rendermi i personaggi più umani. L’equipaggio di TNG era composto da generali Patton sempre perfetti, che fanno solo cose giuste e perfette e sono graniti di moralità inarrivabile. Ho conosciuto Dei molto meno divini…
        Invece in VOY sono tutti così palesemente umani, sbagliano in continuazione, si ritrovano in trame da prenderli a schiaffi – ieri indovina un po’? Non si può teletrasportare con gli scudi alzati! Quindi un giorno sì e un giorno no! 😀 – sono persone che senti “vive” proprio perché fallibili, emotive e vittime della situazione.
        E lo dice uno che ha passato gli ultimi vent’anni a disprezzare questa serie!!! 😀
        Ancora non ho fatto pace con le acconciature della Janeway, che cambiano ogni due-tre episodi (un giorno aveva i capelli corti e il giorno dopo lunghi: ma c’è un parrucchiere genetico a bordo?) e forse proprio il ridere ogni volta che Kim dice qualcosa, e tutti lo zittiscono, mi ha fatto subito affezionare alla serie 😛
        Per ora dunque la classifica è questa:
        1) DS9
        2) VOY
        3) TNG
        * TOS (inclassificabile, per l’Effetto Nostalgia)
        * ENT (inclassificabile perché troppo brutta! 😀

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        1. Ahahah! I capelli di Janeway! Anche Wong e McNeill si divertono a prendere in giro la cosa. Le mettevano sempre delle parrucche, spesso cambiandole da un episodio all’altro. Pare che loro avessero anche dei nomi per le parrucche più brutte, tipo l’ariete d’acciaio che era utile nel caso si dovesse aprire una porta con la forza, eccetera! X–D

          Comunque mi stai mettendo una curiosità assurda di vedere Enterprise, non hai idea! Spero entro la fine dell’anno di cominciarla!

          Il teletrasporto con gli scudi alzati di Voyager è un vero e proprio marchio di fabbrica, un po’ come Harry che non riesce a get a lock o Chakotay che parla con gli spiriti! Comunque i difetti nei personaggi li capisco, li rendono più umani. I difetti di scrittura continuo a mal sopportarli…

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          1. Mi spiace di non essermelo segnato, ma in un episodio della seconda d’un tratto la Janeway ha i capelli cortissimi, poi dal successivo tornano i soliti. Poi una volta con la crocchia da un lato, una volta da un altro. Che ridere 😀
            La puntata in cui devono teletrasportare il vaccino del virus è spettacolare: fino a mezz’ora prima hanno teletrasportato la qualunque con gli scudi alzati, ORA non si può. La soluzione? Abbassatte gli scudi per un attimo, poi li rialzate. Ma… stanno sparando addosso!!!! Come fai ad abbassare “un attimo”? Scoppia tutto 😀
            Diciamo che i peggiori sceneggiatori della Paramount li mettevano a lavorare su VOY ^_^

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