Star Trek: TOS – S02E03, La sfida

thechangelinghd0639La sfida (curiosa traduzione del titolo originale The Changeling, ovvero Il mutaforma) è uno strano episodio. Da una parte anticipa quella che molti anni più tardi sarà la trama del primo film della saga di Star Trek, Star Trek: The Motion Picture (1979), diretto da Robert Wise. Dall’altra ricicla un paio di idee già usate nella prima stagione: ne Il ritorno degli Arconti Kirk induceva il computer Landru ad autodistruggersi evidenziando una contraddizione nella sua logica, cosa che fa pure qui con Nomad; e ne Il mostro dell’oscurità Spock faceva una fusione mentale con una roccia senziente così come qui la fa con la sonda senziente. Vediamo un accenno di trama.

L’Enterprise si dirige verso il sistema Malurian dove vivono quattro miliardi di persone che però non stanno rispondendo alle chiamate di Uhura. Quando Spock scopre che secondo i sensori non ci sono più forme di vita nei quattro pianeti del sistema, la nave viene attaccata da un potente raggio di energia, ogni colpo equivalente a ben 90 siluri fotonici! L’attacco si ferma soltanto quando Kirk riesce ad identificarsi. Ben presto si scopre che il responsabile sia dell’incredibile distruzione del sistema, sia dell’attacco alla USS Enterprise, è una sonda terrestre lanciata cento anni prima, la Nomad, che dopo un incidente si è fusa con una sonda aliena ed ha sviluppato una coscienza distruttrice es un potere immenso. Come fare per evitare che usi questa sua forza distruttiva contro la Terra, pianeta dove adesso vuole dirigersi?

Purtroppo anche questo terzo episodio è tutt’altro che splendido. L’idea di base è interessante, pur se copiata dall’ultimo episodio della serie The Outer Limits di sei anni prima (ma d’altronde non fu l’unica idea proveniente da quella serie usata da Roddenberry!): un oggetto nato per un certo scopo in seguito ad un’evoluzione parte per la tangente così come la sonda Voyager del primo film. Purtroppo, però, lo sviluppo della trama è lento e ripetitivo. La sonda si muove stancamente per l’Enterprise (attaccata ad un cavo visibilissimo nell’edizione rinasterizzata del Bluray) in scene che si ripetono senza grosse sorprese. Prima di arrivare alla soluzione finale, identica a quella de Il ritorno degli Arconti, ci sorbiamo Scott che perde la calma come sempre (e poi muore e resuscita!), Uhura a cui viene cancellata la memoria (ma niente paura, in una settimana la recupera completamente!), Spock che fa un’improbabile fusione mentale, e la morte di ben quattro red shirt (in due scene uguali tra loro).

Lento, ripetitivo e prevedibile, questo La sfida non è quello che mi aspettavo dall’inizio della seconda stagione della serie classica di Star Trek, che per adesso ha mantenuto le aspettative soltanto con l’ottimo primo episodio, Il duello. Inoltre il fatto che l’intera storia si basi sulla somiglianza del nome di Kirk con quello del creatore della sonda mi è sembrato un po’ debole a livello di trama. Per non parlare dei numeri tutti a casaccio menzionati nell’episodio! Dopo aver sostenuto che gli scudi dell’Enterprise possono sostenere il danno causato da 90X4=360 siluri fotonici, Spock si stupisce che la sonda sopravviva all’impatto di un siluro dicendo che niente può assorbire una tale potenza. Ma… ma… per non parlare della velocità warp 14, un’impossibilità teorica (come sappiamo dall’orrido episodio di Voyager intitolato Oltre il limite). Insomma, puntata da dimenticare, ciao!


Episodio precedente: Dominati da Apollo

Episodio successivo: Specchio, specchio


13 risposte a "Star Trek: TOS – S02E03, La sfida"

  1. Sì, il fatto che la sonda scambi Kirk con il proprio creatore per via di un’assonanza a dir poco forzata (James-on Roy-Kirk) è una delle cose che ho sopportato di meno in quest’episodio… E nemmeno il design di una sonda tanto potente (perlomeno nelle intenzioni) è così convincente, dopotutto, fosse anche per una serie fine anni ’60. Dato che poi la TOS è stata la prima serie a subire la rimasterizzazione con tanto di effetti speciali rimessi a nuovo, era così difficile levare di mezzo quel cavo nelle nuove edizioni DVD e Blu-Ray? Mah…
    Riguardo alle parole in libertà di Spock, possiamo almeno togliere dall’elenco il fattore di curvatura 14 dato che fra il XXIII e il XXIV secolo la scala warp ha subito una ricalibratura (non permettendo più valori superiori al teorico dieci, cosa possibile nel secolo precedente) 😉
    P.S. The Outer Limits, che nostalgia (ma pure le stagioni del revival girate fra il 1995 e il 2002 non erano male, a dire il vero)…

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    1. Si, ‘sta cosa del filo è davvero ridicola, tanto che credo sia stato fatto volutamente di lasciarlo… è uno dei vari trucchi artigianali che risaltano tanto nell’alta definizione come l’uso delle controfigure!

      Invece continuo a preferire gli effetti speciali originali con l’Enterprise modellino che si muove nello spazio invece dei nuovi effetti digitali dell’edizione rimasterizzata!

      Sulla velocità warp non avevo dubbi fosse saltata fuori una spiegazione per conciliare le divergenze tra la serie originale e quelle successive! X–D

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  2. strano, a me invece questo episodio è piaciuto tantissimo!
    Un po’ di forzature qui e là, ma è interessante nella prima parte (fino a quando non si scopre da dove proviene la sonda) e thriller nella seconda.
    Mi sarebbe piaciuto scoprire chi e perché ha riparato la sonda originale dandole questo compito…

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    1. Forse me l’avrà rovinato averlo visto dopo Star Trek The Motion Picture, che alla fine ha una trama veramente simile. Probabilmente, avessi visto prima questo episodio, mi avrebbe colpito più positivamente! :–)

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